16 Novembre 2010
[Corteo di persone che escono dall'aereo e si incamminano nel tunnel che porta dentro l'aereoporto]
Io (rivolgendomi ad un signore dall'aria italiana): "Ehm, mi scusi... In che direzione si va?"
Signore: (sorridendomi) "Segui la folla, non ti puoi sbagliare."
[Dopo un pò di metri di camminata]
Signore: "Prima volta a Stoccolma?"
Io: "Eh si, veramente sì... Anche per lei?"
Signore: "Io vivo qui da quarant'anni."
Io: "Uooo, davvero? Che figata! E come si trova?"
Signore: "Mmh, ma sì è un bel paese... Sai, a parte il clima d'inverno... Ma per il resto è un paese che funziona bene."
Io: "Eh si, tutti me ne hanno sempre parlato bene della Svezia! Lei abita a Stoccolma città?"
Signore: "No no, io sono circa cinquanta kilometri fuori da qui, mi verranno a prendere."
Io: "Ma... Posso chiederle come mai vive qui da così tanto tempo?"
Signore: (ridendo, un pò imbarazzato) "Eheh, sai, tanto tempo fa mi sono innamorato di una ragazza svedese... Ed ora eccomi qui... Eheh, l'amore fa miracoli!"
Io: "Wow ma è bellissimo... Verrà a prenderla sua moglie?"
Signore: "Si, mia moglie, mia figlia e il nostro nipotino! E tu come mai sei qui? Viaggio di studio?"
Io: "N-no... Veramente, ci sarebbe un ragazzo..."
Signore: "Ahah, anche tu! Dovrai imparare a parlare lo svedese almeno come me, lo sai?"
Io: "Ahah è impossibile che lo saprò come lei! E poi, è ancora presto per dire..."
Signore: "Ma sì, ma sì, certo... E come si chiama il tuo lui?"
Io: "Ahah, non è il mio lui! Comunque si chiama *****".
Signore: "Ah, *****! Eheh, un nome abbastanza diffuso da queste parti".
[Uscendo dagli arrivi e giungendo nella sala di chi attende gli arrivati]
Signore: "Eheh, eccolo lì ad aspettarti."
Io: "Sì! Arrivederci!"
Signore: "Arrivederci."